lunedì 20 maggio 2013

Brutto tempo

''Per l'uomo sano nel corpo e sereno nello spirito non esiste il brutto tempo. Ogni giorno ha la sua bellezza, e le tempeste che sferzano il sangue non fanno altro che farlo pulsare più vigorosamente.'' - George Gissing

venerdì 17 maggio 2013

Studioso del giorno : J.B. Rotter


J.B. Rotter


 (*1916) è il primo teorico dell'apprendimento sociale, la sua teoria è ancora comportamentista,

ma ne è un primo allontanamento. Ai comportamentisti interessava il comportamento direttamente

osservabile senza fare ricorso all'introspezione, Rotter mette l'accento sul comportamento

potenziale (CP) cioè quello che diventa più probabile in determinate circostanze. Cos'è che rende più probabile un comportamento? Il rinforzo, l'aspettativa (A) del rinforzo rende più probabile un comportamento potenziale. Non solo ma anche il valore del rinforzo (VR): il valore del rinforzo cambia a seconda delle diverse situazioni psicologiche.

 Quindi: CP = f (A & VR)

Il comportamento potenziale è funzione dell'aspettativa e del valore del rinforzo.

Non si tratta di una formula strettamente matematica, ma di una relazione forte suscettibile di essere

osservata e implementata con valori diversi. Rotter individua sei bisogni psicologici di tradizione non comportamentistica:

 

status (la posizione che una persona ritiene di dover occupare nella società);

dominanza (la capacità di determinare i comportamenti degli altri);

indipendenza (la capacità di percepirsi come indipendente dagli altri per il soddisfacimento

dei propri bisogni);

protezione (bisogno di sicurezza che gli altri possono offrire);

affetto;

– conforto fisico (importante per tutti, ma determinante in alcuni settori dell'età evolutiva).

 

Ora, questi bisogni psicologici (BP) sono funzione della libertà di movimento (LM) e del valore per i bisogni dei rafforzamenti, positivi o negativi, attesi (VB), perciò:

BP = f (LM & VB)

I comportamenti disadattivi o patologici quindi deriverebbero da delle aspettative irrealistiche per i

bisogni psicologici dell'individuo.

 

Il locus of control


Rotter è rimasto famoso per un costrutto che ha sviluppato e che ancora oggi è valido: il locus of control (LC), e la scala di personalità da esso derivata.

Il luogo di controllo è la misura in cui si attribuiscono gli esiti delle azioni a fattori interni oppure

esterni. L'equilibrio fra LC esterno ed interno aiuta l'adattamento. Locus esterno e locus interno sono fattori bipolari indipendenti che coesistono nella stessa persona.

In situazioni abbastanza specifiche sono stati individuati altri loci di controllo, per esempio il locus of power: la tendenza a considerare nella società luoghi di potere, ad esempio l'amministrazione pubblica sanitaria, in modo diverso dal classico locus esterno.

Rotter ha costruito anche una scala per il locus esterno ed interno, un vero e proprio test per misurare il locus of control di un individuo come caratteristica di personalità.

Essere produttivi quando si è da soli

Oggi riporterò un articolo preso da Zencode, il quale ha destato il mio interesse.

"

Jacopo

 

Difficilmente vi capiterà di sentire qualcuno affermare “Adoro stare da solo! E’ semplicemente magnifico!”

Come diceva Seneca “L’uomo è un animale sociale, le persone non sono fatte per stare da sole.

I pochi che realmente apprezzano i momenti di solitudine preferiscono non rivelarlo. Temono di essere giudicati nel modo sbagliato, magari come asociali, e spesso credono che stare da soli sia profondamente negativo o legato a qualche tipo di disturbo relazionale.

In questo articolo vorrei sfatare questo mito e insegnarti quali sono i benefici della solitudine e perché noi tutti, me e te compreso, abbiamo bisogno dei nostri momenti di introspezione.

Inizia a guardarti dentro e a conoscere te stesso


Ciò che più ti spaventa, è ciò che ti aiuta di più

Quando nessuno di distrae hai l’opportunità di guardarti dentro realmente.Puoi prenderti del tempo per capire quali sono i tuoi valori, le tue aspirazioni, le tue credenze su te stesso e su ciò che ti circonda.

E allora cos’è che ci spaventa? Perché molte persone si sentono a disagio a stare da sole?

C’è un detto che dice “Tu sei il tuo peggior nemico”. Spesso tendiamo a criticarci più di quanto potrebbe mai fare qualcun altro ed è questo che ci mette a disagio. Essere da soli ti obbliga a stare con i tuoi pensieri, con i tuoi giudizi su te stesso, con le tue paure e le tue incertezze.

Quando sei solo è la tua voce che parla, nessun altro.Invece che criticare i tuoi comportamenti o lasciarti spaventare dal futuro puoi usare l’introspezione a tuo vantaggio per riflettere su ciò in cui credi veramente e su ciò che ti importa davvero. Puoi pensare a chi ti circonda, alle persone di cui non potresti fare mai a meno, all’affetto che provi per loro. Puoi pensare a tutte le decisioni positive che hai preso in questa giornata o in questa settimana. Quando pensi ai difetti, non fermarti alla critica ma cerca sempre un nuovo modo per migliorare queste tue piccole debolezze.

I pensieri negativi tendono ad apparire nella nostra testa quando non abbiamo altro con cui distrarci, ed è perfettamente normale. Impara soltanto a gestirli in maniera produttiva.

Dobbiamo imparare a vedere il tempo che passiamo da soli come un opportunità per risolvere i nostri dilemmi attraverso l’analisi interiore dei nostri pensieri.

Impara a formare i tuoi valori e le tue credenze


Nei miei momenti di solitudine mi piace andare alla ricerca di cose nuove: un gruppo musicale, un autore, una nuova serie tv. Mi piace l’idea di sperimentare qualcosa di diverso senza lasciarmi influenzare da nessuno, libero dall’opinione degli altri.

L’influenza degli altri sulle nostre opinioni gioca un ruolo più grande di quanto immagini.

Molte persone a volte permettono alle opinioni di altri di determinare i propri gusti o le proprie scelte.

Pensa a quante volte le persone si rivolgono ai propri amici per avere un parere su un potenziale partner o una persona che le piace; si tratta di un gesto di confidenza, di intimità e sintonia tra amici ma a volte lasciamo che sia la nostra cerchia sociale a decidere chi potrebbe essere giusto per noi, permettendogli di scavalcare completamente i nostri sentimenti.

Impara ad impegnare il tuo tempo da solo cercando di formare le tue credenze, approfittando della mancanza di opinioni esterne che potrebbero influenzare le tue decisioni.

Smetti di affidarti agli altri e inizia a contare su te stesso


Maggiore è il tempo che passi da solo, maggiore sarà la tua capacità di fare affidamento solo e soltanto su te stesso.

Detto così suona molto bene, ma quanti di voi vorrebbero vivere una vita completamente solitaria pur di avere la capacità di fare tutto da soli?Anche se il premio in ballo fosse la totale indipendenza, difficilmente riusciremo a vivere senza alcun contatto umano per periodi di tempo troppo lunghi.

Non possiamo vivere di solitudine, ma non possiamo nemmeno fare continuamente affidamento su qualcun altro.

Quando dipendi troppo dagli altri rischi di non riuscire a padroneggiare correttamente le capacità necessarie alle nostre attività, nel lavoro come nella vita. Passare dei momenti da soli e sforzarsi di ottenere qualcosa solo e soltanto con l’aiuto di se stessi è un ottimo modo per spezzare la dipendenza che abbiamo verso certe persone. Anche se il risultato che ne deriverà non sarà il massimo, il solo fatto di aver completato da solo un’attività che all’inizio poteva spaventarti ti metterà nello stato d’animo giusto la prossima volta che proverai a a fare qualcosa che non ti è familiare.

Mantieni sempre il giusto equilibrio


Anche se in questo post abbiamo parlato dei grandi vantaggi che hai nel passare del tempo da solo,
è giusto parlare di equilibrio. Non può vivere una vita separato dagli altri, sia che si parli di rapporti superficiali che di rapporti intimi.

Una vita di isolata hai i suoi rischi e i suoi aspetti negativi. Il trucco sta nel bilanciare correttamente i momenti passati da solo con le tue attività sociali. Stampati bene questo punto in testa:

La solitudine non deve essere una fuga dal mondo, ma un modo per ricaricarsi e tornare più produttivi di prima.

Passare del tempo da solo non significa eliminare le tue amicizie o ogni connessione con gli altri, ma è importante non eccedere ne in una direzione ne in un’altra.

Impara a trarre il meglio da entrambe nella maniera che più rispetta le tue necessita e i tuoi bisogni."



zencode

giovedì 16 maggio 2013

Cominciamo con le basi

Quale vuole essere lo scopo di questo blog, prima di tutto rilassarmi , e trovare sollievo, secondariamente volevo fare una cosa che mi desse piacere da fare.
Cosa ne verrà fuori francamente non lo so, magari lo leggero io solo o magari lo leggeranno migliaia di persone, un successo od un fallimento tutto può essere, e questo francamente mi piace come sensazione, una nuova avventura che comincia e la parte bella e' il percorso, una nuova strada che porterà da qualche parte e spero possa aiutare sia me sia voi .