La prima cosa che si dice sempre è coltiva le tue passioni (oppure semplicemente prova e non si mai che funzioni) cosa ti piace seguire nella vita moda, cucina, politica, tecnologia, alcuni acquistano spazi web( non costano molto al giorno d'oggi), altri si appoggiano a siti gratuiti . Creare un Blog non è impossibile, fargli avere successo è già più difficile , ma non impossibile è solo una questione di manualità.
Per aprire un Blog il mio consiglio è usare WordPress, una delle migliori piattaforme di blogging disponibili in Rete. Superato il primo passo dovrai aggiornarlo spesso, almeno una volta a settimana e con articoli interessanti e ricercati, ed iniziare a fare il rappresentante di te stesso pubblicizzandoti in giro attraverso Facebook e social network .
Una volta portato il blog ad un buon livello di visite, puoi permetterti di monetizzarne i contenuti inserendo dei banner pubblicitari al suo interno senza esagerare altrimenti le persone preferiranno andare altrove.
Per chi volesse aprire un negozio o vendere materiale di vario genere la piattaforma Blomming consente di creare dei propri store e collegarlo anche a siti esterni e social network, oppure si potrà aprire un negozio su ebay (anche se quest'ultimo prenderà una percentuale sulle vendite)
Non abbiamo ancora finito.... a furia di vedere in tv la serie televisiva "Castle" ti è venuto in mente di fare lo scrittore.... in rete esiste anche il modo per sorvolare il problema degli editori; con Lulu, un sito Web che permette di pubblicare libri e venderli al prezzo che si preferisce. È possibile scegliere se creare dei libri classici in formato cartaceo (stampabili su richiesta) o degli ebook per tablet e reader digitali, è possibile anche pubblicare un libro su Amazon Italia sfruttando il servizio di direct publishing, che consente di ottimizzare le proprie opere per la distribuzione digitale e renderle disponibili a prezzi personalizzati sullo store.
NEW LIFE
Si ricomincia sempre, ogni volta una nuova vita, l'importante è andare sempre avanti.
martedì 18 febbraio 2014
venerdì 7 giugno 2013
Sette Divinità della Fortuna
Le sette divinità della fortuna (shichifukujin) sono molto popolari in Giappone, ma solo una di loto, Ebisu, è originaria del luogo. Daikokuten, Bishamonten e Benzaiten provengono dall'India, mentre Hotei, Jurojin e Fukurokuju dalla Cina. Fanno tutte parte delle religioni taoista e shintoista.
Il termine collettivo Fukujin (福神) che viene dato a queste divinità, reso in cinese con Fuh Shin (nei dialetti del sud, Fuk Shan), viene generalmente tradotto come “dèi/geni della felicità”.
Il termine fuku (福), significa “prosperità”, “benessere”, “beni terreni”. Ma l’espressione fuku in cinese e in giapponese in particolar modo denota la nozione di lunga vita, salute, benessere, amore della virtù e morte dopo una veneranda età, desideri che vengono denominati i “cinque fuku” o “cinque felicità”.
Questo gruppo di dèi è frutto di un lento processo di assimilazione, che trae la sua origine da varie tradizioni religiose: Buddhismo, Hinduismo, Taoismo e Shintō.
Tale processo, definito con il termine shinbutsu shūgō, è stato generalmente spiegato attraverso la teoria dello honji suijaku, in cui i kami Shintō non sono altro che la manifestazione (suijaku) dei Buddha, la fonte originale (honji) dalla quale essi emergono. Secondo questa teoria è possibile porre in armonia il rapporto tra kami e Buddha e fornire quindi una spiegazione del perché la pratica religiosa giapponese non trova nessun conflitto dottrinale con le diverse istituzioni religiose.
Ma i fattori che hanno contribuito maggiormente a favorire questo processo assimilativo vanno ricercati nella struttura rituale e concettuale che ruota intorno al genze riyaku. Sono i benefici che le divinità offrono ai devoti a rendere possibile la loro fusione e la loro interscambiabilità di status, che si concretizza nella loro capacità, o meglio nella loro specializzazione, nel fornire particolari benefici.
Il risultato di questa fusione ha portato alla sovrapposizione e, in alcuni casi, a confondere l’identità stessa della divinità. Ebisu, ad esempio, risulta avere più di un’identità, in base alla località in cui lo si venera e in base a quali benefici può fornire. Egli viene considerato un ta no kami (dio della risaia) nell’ambiente rurale, mentre viene considerato una forza benefattrice, identificata con svariati oggetti ritrovati o pescati in mare, dai villaggi di pescatori.
EBISU
Ebisu è il dio della fortuna dei pescatori. Generalmente viene rappresentato con un pesce nella mano sinistra e una canna da pesca nella mano destra. Per i giapponesi, amanti del pesce, Ebisu è il dio della fortuna preferito.
Alla fine del XIX secolo, la Japan Beer (azienda che poi prese il nome di Sapporo) vendeva birra chiamata Yebisu (forma arcaica del nome Ebisu, la "y" non si pronuncia) in onore del dio della fortuna. In questo periodo, la Japan Beer aveva la maggior parte delle fabbriche nella zona sud-ovest di Tokyo, così la decisione di costruire una stazione ferroviaria, chiamata Ebisu, per migliorare la distribuzione dei suoi prodotti.
Ebisu, oltre ad essere il dio dei pescatori, è diventato anche il dio dei commercianti e degli agricoltori, che dono soliti tenere luna sua immagine in cucina insieme a quella di Daikokuten.
DAIKOKUTEN
Dio originario dell'India, adottato dalla tradizione giapponese, sostiene e incrementa la ricchezza, il commercio, l'agricoltura e, più concretamente la cucina, poichè è il dio che porta il cibo ala famiglia. Generalmente, viene rappresentato in cima a due mucchi di riso e con il maglio della fortuna nella mano destra.
BENZAITEN
è l'unica donna fra le sette divinità della fortuna. è la protettrice della musica e delle belle arti. I templi dedicati a Benzaiten di solito di trovano vicino al mare (a Enoshima, per esempio) e la dea è rappresentata da una figura di donna molto bella, mentre suona un biwa con vicino uno o più serpenti bianchi. Secondo la leggenda, infatti, Benzaiten si può trasformare in serpente. Molti giapponesi credono che vedere in sogno un serpente bianco porti bene.
HOTEI
è il dio della felicità e proviene dalla tradizione cinese. Grassottello, sorridente e con in spalla un sacco pieno di cianfrusaglie per i poveri.
FUKUROKOJU
Dio della saggezza e della longevità. Solitamente è rappresentato con vicino una tartaruga.
JOROJIN
Dio della longevità di origine cinese. è il più vecchio fra gli dei della fortuna, e viene rappresentato con una lunga barba ed una pergamena in mano, dove si suppone siano scritte le date di morte di ogni eddere vivente.
BISHAMONTEN
Dio della guerra e dei guerrieri, ha il potere di guarire. Generalmente viene rappresentato con un armatura e una spada nella mano destra.
la spiegazione del perché questi dèi sono rappresentati in gruppo di sette. Nel Ninnōkyō (“Sūtra della Saggezza dei Re Benevolenti”) si riporta che il Buddha spiega a un re che egli sta trasmettendo la sua saggezza a tutti i re della terra e non ai monaci, alle monache e agli uomini e alle donne dalla fede pura, perché essi hanno già compreso la sua dottrina. Dato che i re non conoscono la dottrina del Buddha, essi dovranno recitare questo sūtra al fine di eliminare le sette sofferenze da cui sono afflitti e ricevere di conseguenza le sette benedizioni.
lunedì 20 maggio 2013
Brutto tempo
''Per l'uomo sano nel corpo e sereno nello spirito non esiste il brutto
tempo. Ogni giorno ha la sua bellezza, e le tempeste che sferzano il
sangue non fanno altro che farlo pulsare più vigorosamente.'' - George Gissing
venerdì 17 maggio 2013
Studioso del giorno : J.B. Rotter
J.B. Rotter
(*1916) è il primo teorico dell' apprendimento sociale, la sua teoria è ancora
comportamentista,
ma ne è un primo allontanamento.
Ai comportamentisti interessava il comportamento direttamente
osservabile senza fare ricorso
all' introspezione, Rotter mette l' accento sul comportamento
potenziale (CP) cioè quello che
diventa più probabile in determinate circostanze. Cos' è
che rende più probabile un comportamento? Il rinforzo, l' aspettativa
(A) del rinforzo rende più probabile un comportamento potenziale. Non solo ma
anche il valore del rinforzo (VR): il valore del rinforzo cambia a seconda
delle diverse situazioni psicologiche.
Quindi: CP
= f (A & VR)
Il comportamento potenziale è
funzione dell' aspettativa e del
valore del rinforzo.
Non si tratta di una formula
strettamente matematica, ma di una relazione forte suscettibile di essere
osservata e implementata con
valori diversi. Rotter individua sei bisogni psicologici di tradizione non comportamentistica:
– status (la posizione che una persona ritiene di dover occupare
nella società);
– dominanza (la capacità di determinare i comportamenti degli
altri);
– indipendenza (la capacità di percepirsi come indipendente dagli
altri per il soddisfacimento
dei propri bisogni);
– protezione (bisogno di sicurezza che gli altri possono offrire);
– affetto;
– conforto
fisico (importante per tutti, ma determinante
in alcuni settori dell' età
evolutiva).
Ora, questi bisogni psicologici
(BP) sono funzione della libertà di movimento (LM) e del valore per i bisogni
dei rafforzamenti, positivi o negativi, attesi (VB), perciò:
BP =
f (LM & VB)
I comportamenti disadattivi o
patologici quindi deriverebbero da delle aspettative irrealistiche per i
bisogni psicologici dell' individuo.
Il locus of control
Rotter è rimasto famoso per un
costrutto che ha sviluppato e che ancora oggi è valido: il locus of control (LC), e la scala di personalità da esso
derivata.
Il luogo di controllo è la
misura in cui si attribuiscono gli esiti delle azioni a fattori interni oppure
esterni. L' equilibrio
fra LC esterno ed interno aiuta l' adattamento.
Locus esterno e locus interno sono fattori bipolari indipendenti che coesistono
nella stessa persona.
In situazioni abbastanza
specifiche sono stati individuati altri loci di controllo, per esempio il locus of power: la tendenza a
considerare nella società luoghi di potere, ad esempio l' amministrazione
pubblica sanitaria, in modo diverso dal classico locus esterno.
Rotter ha costruito anche una scala per il locus esterno ed interno,
un vero e proprio test per misurare il locus of control di un individuo come
caratteristica di personalità.
Essere produttivi quando si è da soli
Oggi riporterò un articolo preso da Zencode, il quale ha destato il mio interesse.
"
Inizia a guardarti dentro e a conoscere te stesso
Impara a formare i tuoi valori e le tue credenze
Smetti di affidarti agli altri e inizia a contare su te stesso
Mantieni sempre il giusto equilibrio
zencode
"
Difficilmente vi capiterà di sentire qualcuno affermare “Adoro
stare da solo! E’ semplicemente magnifico!”
Come diceva Seneca “L’uomo
è un animale sociale, le persone non sono fatte per stare da sole.”
I pochi che realmente apprezzano i momenti di solitudine
preferiscono non rivelarlo. Temono di essere giudicati nel modo sbagliato,
magari come asociali, e spesso credono che stare da soli sia profondamente
negativo o legato a qualche tipo di disturbo relazionale.
In questo articolo vorrei sfatare questo mito e insegnarti quali
sono i benefici della solitudine e perché noi tutti, me e te compreso, abbiamo
bisogno dei nostri momenti di introspezione.
Inizia a guardarti dentro e a conoscere te stesso
Ciò che più ti spaventa, è ciò che ti aiuta di più
Quando nessuno di distrae hai l’opportunità di guardarti dentro
realmente.Puoi prenderti del tempo per capire quali sono i tuoi valori, le tue
aspirazioni, le tue credenze su te stesso e su ciò che ti circonda.
E allora cos’è che ci spaventa? Perché molte persone si sentono
a disagio a stare da sole?
C’è un detto che dice “Tu sei il tuo peggior nemico”. Spesso
tendiamo a criticarci più di quanto potrebbe mai fare qualcun altro ed è questo
che ci mette a disagio. Essere da soli ti obbliga a stare con i tuoi pensieri,
con i tuoi giudizi su te stesso, con le tue paure e le tue incertezze.
Quando sei solo è la tua voce che parla, nessun altro.Invece che
criticare i tuoi comportamenti o lasciarti spaventare dal futuro puoi usare
l’introspezione a tuo vantaggio per riflettere su ciò in cui credi veramente e
su ciò che ti importa davvero. Puoi pensare a chi ti circonda, alle persone di
cui non potresti fare mai a meno, all’affetto che provi per loro. Puoi pensare
a tutte le decisioni positive che hai preso in questa giornata o in questa
settimana. Quando pensi ai difetti, non fermarti alla critica ma cerca sempre
un nuovo modo per migliorare queste tue piccole debolezze.
I pensieri negativi tendono ad apparire nella nostra testa
quando non abbiamo altro con cui distrarci, ed è perfettamente normale. Impara
soltanto a gestirli in maniera produttiva.
Dobbiamo imparare a vedere il tempo che passiamo da soli come un
opportunità per risolvere i nostri dilemmi attraverso l’analisi interiore dei
nostri pensieri.
Impara a formare i tuoi valori e le tue credenze
Nei miei momenti di solitudine mi piace andare alla ricerca di
cose nuove: un gruppo musicale, un autore, una nuova serie tv. Mi piace l’idea
di sperimentare qualcosa di diverso senza lasciarmi influenzare da nessuno,
libero dall’opinione degli altri.
L’influenza degli altri sulle nostre opinioni gioca un ruolo più
grande di quanto immagini.
Molte persone a volte permettono alle opinioni di altri di
determinare i propri gusti o le proprie scelte.
Pensa a quante volte le persone si rivolgono ai propri amici per
avere un parere su un potenziale partner o una persona che le piace; si tratta
di un gesto di confidenza, di intimità e sintonia tra amici ma a volte lasciamo
che sia la nostra cerchia sociale a decidere chi potrebbe essere giusto per
noi, permettendogli di scavalcare completamente i nostri sentimenti.
Impara ad impegnare il tuo tempo da solo cercando di formare le
tue credenze, approfittando della mancanza di opinioni esterne che potrebbero
influenzare le tue decisioni.
Smetti di affidarti agli altri e inizia a contare su te stesso
Maggiore è il tempo che passi da solo, maggiore sarà la tua
capacità di fare affidamento solo e soltanto su te stesso.
Detto così suona molto bene, ma quanti di voi vorrebbero vivere
una vita completamente solitaria pur di avere la capacità di fare tutto da
soli?Anche se il premio in ballo fosse la totale indipendenza, difficilmente
riusciremo a vivere senza alcun contatto umano per periodi di tempo troppo
lunghi.
Non possiamo vivere di solitudine, ma non possiamo nemmeno fare
continuamente affidamento su qualcun altro.
Quando dipendi troppo dagli altri rischi di non riuscire a
padroneggiare correttamente le capacità necessarie alle nostre attività, nel
lavoro come nella vita. Passare dei momenti da soli e sforzarsi di ottenere
qualcosa solo e soltanto con l’aiuto di se stessi è un ottimo modo per spezzare
la dipendenza che abbiamo verso certe persone. Anche se il risultato che ne
deriverà non sarà il massimo, il solo fatto di aver completato da solo
un’attività che all’inizio poteva spaventarti ti metterà nello stato d’animo
giusto la prossima volta che proverai a a fare qualcosa che non ti è familiare.
Mantieni sempre il giusto equilibrio
Anche se in questo post abbiamo parlato dei grandi vantaggi che
hai nel passare del tempo da solo,
è giusto parlare di equilibrio. Non può vivere una vita separato dagli altri, sia che si parli di rapporti superficiali che di rapporti intimi.
è giusto parlare di equilibrio. Non può vivere una vita separato dagli altri, sia che si parli di rapporti superficiali che di rapporti intimi.
Una vita di isolata hai i suoi rischi e i suoi aspetti negativi.
Il trucco sta nel bilanciare correttamente i momenti passati da solo con le tue
attività sociali. Stampati bene questo punto in testa:
La solitudine non deve essere una fuga dal mondo, ma un modo per
ricaricarsi e tornare più produttivi di prima.
Passare del tempo da solo non significa eliminare le tue
amicizie o ogni connessione con gli altri, ma è importante non eccedere ne in
una direzione ne in un’altra.
Impara a trarre il meglio da entrambe nella maniera che più
rispetta le tue necessita e i tuoi bisogni."
zencode
giovedì 16 maggio 2013
Cominciamo con le basi
Quale vuole essere lo scopo di questo blog, prima di tutto rilassarmi , e trovare sollievo, secondariamente volevo fare una cosa che mi desse piacere da fare.
Cosa ne verrà fuori francamente non lo so, magari lo leggero io solo o magari lo leggeranno migliaia di persone, un successo od un fallimento tutto può essere, e questo francamente mi piace come sensazione, una nuova avventura che comincia e la parte bella e' il percorso, una nuova strada che porterà da qualche parte e spero possa aiutare sia me sia voi .
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